E, dopo il fuoco, un suono dolce e sommesso (1 Re 19,11).
Dovunque gli uomini si radunano e si agitano molto, dovunque la loro potenza si dispiega con fracasso e protervia, là non si trova affatto la forza creatrice: non in commotione Dominus, non nel terremoto sta il Signore.
Si è molto ripetuto in questi ultimi tempi che la libertà nasce in mezzo alle tempeste: mai più, mai più. Essa si difende, si afferma durante le tempeste. Essa nasce nel silenzio, nella pace.
Più la ragione umana confida in se stessa, più si sforza di trarre i suoi mezzi da se stessa, e più essa è assurda, più essa mostra, nel fragore, la sua impotenza. Abbiamo un gran bisogno di uscire da questa razionalità che è diventata la nostra gabbia, di annusare il vento con timore e coraggio dal ponte di un brigantino, sentire di nuovo la rugosità della vita, scoprire genti nuove, e riscoprire il senso del vivere che si acquista solo in un modo: facendo quel che crediamo di non saper fare.
Sia una buona Pasqua per tutti.
Discussione
Non c'è ancora nessun commento.