La richiesta è quella di un approccio crudele, senza giri di parole.
“Fatemi cambiare idea sulla mia candidatura; se ci riuscite, da domani smetto”. E’ questo l’esordio di Alessandro Rapinese di fronte alle circa 200 persone presenti a villa Gallia, nella serata di presentazione della sua Adesso Como, lista civica pronta a correre per le prossime amministrative. E’ questa la richiesta allo stesso Brunialti, scelto come mediatore e a mio avviso a tratti fondamentale, per (se è possibile) contenere l’esuberanza e il carisma dell’attuale consigliere di opposizione.
Una presentazione – quella di Alessandro – dettagliata, studiata nei minimi particolari; quasi un battesimo della sua candidatura, occasione privilegiata per cancellare molti dei preconcetti e pregiudizi sulla sua immagine pubblica, spesso legati a interventi in consiglio comunale agli occhi di molti non sempre nei canoni. Per questo non risparmia critiche e riferimenti ad articoli e servizi giornalistici presi dall’emittente televisiva comasca o dal corriere di Como, insistendo al contempo sulla necessità di nuovi strumenti per conoscere e capire i candidati che si proporranno quali amministratori. Discriminante fondamentale per un voto consapevole, per dare spazio a volti nuovi in città, che hanno a cuore il bene comune, senza forse santi in paradiso.
La serata, che definire densa è un eufemismo, tocca riferimenti alla politica nazionale e agli attuali schieramenti partitici, con numerosi richiami ai risvolti territoriali del voto al simbolo, che spesso nasconde poca conoscenza delle reali qualità amministrative (per non dire morali) degli effettivi candidati.
Davanti alla folta platea Rapinese presenta alcuni dei candidati (tra i quali anche Carlo Mantero e Ada Mantovani), oltre agli intenti della lista, richiamati in tre punti:
- una como gestita democraticamente con trasparenza e competenza;
- una como amministrata da chi le vuole bene e non da chi la usa;
- una como dove i comaschi si rimboccano le maniche.
100 punti, tanti quelli da programma, per raggiungere questi obiettivi, anche attraverso semplici accorgimenti volti alla buona gestione (i programmi open source per gli uffici tecnici comunali ne sono solo un esempio).
Da ultimo, incalzato dalle domande dei partecipanti, c’è tempo per alcuni ‘must’ dei quotidiani dibattiti su Como; lungolago, trevitex e mobilità: presenti! Questioni aperte, sulle quali, ci tocca sottolinearlo, Rapinese si è sempre speso con azioni di denuncia in consiglio, a volte contro tutto e tutti.
Esco da villa Gallia che sono le 23.30, saltando addirittura il buffet appena inaugurato, con due pensieri di Alessandro, che condivido e sposo:
- informarsi per conoscere. E conoscere per scegliere. Attraverso strumenti nuovi e trasparenti (la rete, gli amici, le associazioni che promuovono la partecipazione attiva alla vita della città);
- la qualità non è solo nel programma, è nelle persone che lo discuteranno. E per fare questo, servono persone libere.
[foto quicomo.it]
Caro Fabio,
grazie per aver partecipato all’incontro.
Ti confermo mia disponibilità qualora dovessi organizzare incontri tra i futuri candidati Sindaco.
Pezzo ben scritto.
Thks.