Sapete qual è una condizione perché una comunità viva? L’entusiasmo.
Sapete qual è l’ostacolo principale alla vita di una comunità? L’indifferenza.
Parliamo di un entusiasmo non puramente emotivo, destinato a scomparire dopo i primi vagiti. Un entusiasmo che suppone un lavoro personale di uomini e donne, costruttore di convinzioni profonde, radicate nel concreto del vivere quotidiano, ancorate a valori, idee, persone, che sappia suscitare sequela. Un entusiasmo che vuole sin da subito essere “infettivo”. Si è portati così a raggiungere quella carica interiore che presto diventa habitus, abitudine.
Parte da qui l’avventura di queste VoCi, la grande opportunità che abbiamo di fronte in questi giorni di crisi. È tutta nelle nostre giovani mani.
Creare oasi di convivenza, palestre di unità che non siano omologazione verso il basso: né a sinistra, né a destra, semplicemente in alto.
Rivendichiamo un’orgogliosa autonomia dell’Associazione dai partiti politici che garantisca libertà di riflessione, di rabbia, di comprensione, di condivisione, di incontro trasversale e di azione. Un grande sogno a fondamento: risollevare con energica volontà la società civile e riposizionarla al centro della scena politica, affermando l’indipendenza della società dallo Stato e basandosi su di essa e sul suo contenuto relazionale per la realizzazione concreta dell’esistenza terrena delle persone.
È tempo di fare valanga. Insieme.
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